Tra le tecniche fisioterapiche di ultima generazione più indicate per la guarigione del paziente da numerose patologie, la tecar è sempre più utilizzata e diffusa, grazie alla sua efficacia e alla scarsa invasività. Seguendo nella lettura dell’articolo potrai approfondire tutti i vantaggi della tecarterapia, il funzionamento e le principali patologie per cui questa metodologia terapica è indicata.
A cosa serve la tecar?
Questo trattamento si basa su una strumentazione elettromedicale che utilizza le radiofrequenze: queste ultime, infatti, stimolano nell’organismo risposte biologiche all’interno dei tessuti, sia sullo strato superficiale che in quello profondo. Gli studi sul principio del suo funzionamento risalgono alla fine dell’Ottocento, nonostante la tecnica vera e propria e la sua diffusione in ambito terapeutico sia recente. Destinata in origine in modo quasi esclusivo alle persone sportive, oggi viene ampiamente utilizzata per garantire un pieno recupero dopo un infortunio o in caso di patologie invalidanti come l’artrosi. La sua definizione completa è “Trasferimento energetico capacitivo-resistivo”, ma non viene quasi mai utilizzata per via della sua complessità, preferendo la semplificazione “Tecar”.
La tecarterapia viene effettuata con l’utilizzo di un apparecchio elettromedicale che ha un grande vantaggio, ovvero permette di regolare l’intensità delle frequenze, così da controllare l’azione agendo direttamente sulla zona dei tessuti che sono stati lesionati o colpiti da infiammazione.
Le onde radio, infatti, sono in grado di generare calore in profondità, stimolando la guarigione grazie alla microcircolazione e alla vasodilatazione. Proprio per questa sua preziosa funzione, la tecarterapia viene molto utilizzata in presenza di traumi, edemi ed ematomi, oltre alle diverse patologie muscolo-scheletriche di natura infiammatoria.
Come funziona la tecarterapia?
La microcircolazione è uno degli elementi indispensabili per la auto-rigenerazione e riparazione dei tessuti. La tecarterapia sfrutta proprio questo principio e utilizza la diatermia per generare calore dall’interno, nella zona da trattare.
Si tratta quindi di una terapia che sfrutta e genera il calore, ma questo è endogeno, ovvero non viene prodotto nella tecarterapia dal macchinario, ma dai tessuti che vengono stimolati dalla strumentazione, quest’ultima adibita a generare energia. A differenza, quindi, di altre tipologie di terapia, come quella che utilizza il laser o la termoterapia a raggi infrarossi, qui il calore viene prodotto dall’organismo e questo aspetto non è da sottovalutare, ma viene sempre analizzato in modo primario dal terapeuta che prescrive la soluzione più efficace.
Spesso, infatti, la tecarterapia viene indicata come primo valido aiuto nel combattere problematiche muscolo scheletriche, per poi passare alla terapia manuale e a esercizi mirati di riabilitazione.
Seduta di tecarterapia: come si svolge
Quando il paziente si sottopone ad una seduta di tecarterapia, non sente alcun tipo di dolore, essendo una metodologia non invasiva. L’unica sensazione che viene percepita è quella legata al calore che viene generato dall’elettrodo. Quest’ultimo, infatti, grazie all’applicazione di una crema, scivola sui tessuti del paziente. Inoltre, viene opposta al punto da trattare una piastra metallica, così da poter guidare le onde radio a frequenza controllata insieme all’elettrodo. In base alla patologia che si deve trattare, è possibile regolare l’energia che viene utilizzata e la sua profondità d’azione.
Quali sono i principali benefici e vantaggi?
La tecarterapia è un valido alleato per aiutare il paziente a ridurre il dolore e le infiammazioni, soprattutto nella fase acuta quando il problema si è appena manifestato. In questo periodo, infatti, il male può essere così intenso che il fisioterapista riesce a intervenire a fatica attraverso la manipolazione. È importante, quindi, attendere per fare in modo che il dolore si affievolisca: proprio qui interviene la tecarterapia: questa, infatti, diminuisce il dolore e l’infiammazione, donando un primo sollievo al paziente e consentendo l’intervento del fisioterapista.
Il calore endogeno prodotto grazie alla tecarterapia ha alcuni importanti benefici, come:
- l’incremento della circolazione sanguigna;
- la decrescita della viscosità tra tessuto muscolare e connettivo;
- l’attività metabolica viene incrementata;
- viene stimolato il drenaggio linfatico;
- un maggiore apporto di ossigeno e sostanze nutritive;
- le endorfine vengono rilasciate;
- i processi rigenerativi sono più veloci;
- i processi di eliminazione di scorie e cataboliti sono accelerati.
Per quali patologie è indicata la tecar?
I vantaggi e i molteplici benefici della tecarterapia possono essere importanti per contrastare diverse patologie. Questo intervento, infatti, già dopo poche sedute può apportare ottimi miglioramenti riducendo l’infiammazione della fase acuta. Per quali zone è valida la tecarterapia? Ginocchio, ma anche cervicale e per accelerare la guarigione in caso di:
- contratture;
- stiramenti;
- edemi;
- strappi muscolari;
- distorsioni e microfratture;
- tendiniti;
- tensioni;
- epicondiliti;
- artrosi;
- lombalgie;
- sciatalgie;
- cervicalgie;
- colpi di frusta;
- gonartrosi (artrosi del ginocchio);
- fascite plantare.
Oltre a diminuire i tempi di recupero funzionale del paziente, la tecar stimola il ripristino di tutti quei tessuti lesionati, rivelandosi fondamentale per riequilibrare il proprio benessere.
La tecarterapia ha controindicazioni?
Questa terapia è una metodologia non invasiva che viene eseguita attraverso un dispositivo elettromedicale. Tuttavia, sono presenti alcune specifiche controindicazioni, ovvero questa metodologia va evitata in caso si soffra di:
- tromboflebiti;
- tumori;
- pacemaker e impianti attivi in generale;
- impianti ferromagnetici (protesi, clips, ecc.).
Occorre sempre chiedere al proprio specialista di fiducia se è possibile effettuare la tecarterapia in base alla propria situazione clinica.
Tecarterapia: dopo quanto fa effetto?
Anche i risultati e i tempi di guarigione dipendono dalla patologia da trattare, ma il risultato può essere anche immediato. Indicativamente il ciclo di sedute può essere variabile, ma normalmente è compreso tra le 5 e le 10 sedute. Tuttavia, se dopo 2-3 sedute non si mostrano risultati apprezzabili, è necessario consultare il fisioterapista per comprendere se è necessario integrare alla tecarterapia altri trattamenti.
Grazie ai suoi importanti benefici che comprendono l’incremento dell’attività metabolica oltre al miglioramento dell’ossigenazione dei tessuti e dell’attività circolatoria, la tecarterapia viene oggi prescritta come una delle principali terapie da seguire dagli ortopedici, dai fisiatri e dai fisioterapisti per accelerare la guarigione di patologie muscolo-scheletriche. Teradol® è un dispositivo elettromedicale certificato dal Ministero della Salute, completamente indolore e non invasivo, che ti offre la possibilità di effettuare questo trattamento nella comodità di casa tua.
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- https://www.gavazzeni.it/cure/tecarterapia/
- https://www.politerapico.it/tecarterapia-che-cose-e-a-che-cosa-serve/
- https://www.mdmfisioterapia.it/tecarterapia-come-funziona/
- https://www.auxologico.it/tecarterapia#:~:text=La%20Tecarterapia%20(Terapia%20Capacitiva%20R esistiva,fra%200.45%20e%201.2%20MHz).